
La scarsa partecipazione dei nuoresi alla festa della loro patrona può essere giustificata dal fatto di essere una festa importata. il contrario succede con le Festa di Nostra signora delle Grazie, la quale viene festeggiata da secoli per onorare e ringraziare la Vergine per la salvezza elargita a Nuoro e alla provincia in occasione di una pesante epidemia di peste. E' forse per queste ragioni, che la Vergine delle Grazie è considerata la patrona reale della città. Tale patronato è condiviso dai nuoresi con tutti gli abitanti della provincia essendo il Santuario delle Grazie diocesano.
Il fatto che la festa di S.M. della Neve si festeggia in agosto, nel periodo classico delle ferie, non può essere considerato la causa della scarsa partecipazione, basti pensare sia alla festa de Su serbadore che alla Sagra del Redentore che, nonostante sia di recente origine (1901), vede la partecipazione di molti sardi provenienti da tutta l'isola e di numerosi turisti che arrivano dal resto dell'Italia e dall'Estero.
Ora ci si potrebbe chiedere se la scarsa partecipazione alla vera festa patronale di Nuoro sia un fenomeno negativo o non sia, invece, un bene, perchè preserva la patrona dalla eccessiva spettacolarità e superficialità che talvolta inquina altre occasioni solenni. Positivo o meno che sia tale reazione, riservato ad una ristretta cerchia di partecipanti (vicinato, chiesa cattedrale)o meno, la patrona tuttavia viene ugualmente rispettata e ricordata dai nuoresi che spesso chiamano le loro figlie Nevina, come primo o secondo nome.
E.C.
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